Così recitava un bando affisso sui muri di Bologna durante i mesi della resistenza.
Fu il primo di questo tenore ma altri comparvero successivamente nelle principali città italiane vietando la circolazione delle biciclette, minacciando l’arresto per l’utilizzo di quello che veniva ritenuto un potenziale strumento di “terrorismo”, un sovversivo mezzo di resistenza civile
E la bicicletta era davvero pericolosamente sovversiva: durante la resistenza partigiana fu un mezzo fondamentale per trasportare documenti e ordini tra le brigate e per coordinare e compiere azioni. ...continua su I Quaderni del Ciclante: La bicicletta e la resistenza, 25 Aprile 2013. Il ...: